Saverio Chiti

Se solo avessi più coraggio
interverrei ora
e come ogni volta dovrei
col bullo di turno
che si pavoneggia davanti
alla vittima di turno,
mi farei avanti
anche per capire
cosa lo contraddistingue
nel disumano infierire
verso chi è più debole
oppure è più solo,
ma come al solito
sono solo un vigliacco
e così alzo il cellulare
per riprendere il tutto,
bé si può gioire
anche delle disgrazie altrui
l’importante per me
è non essere mai la vittima
per me questo fa la differenza,
e se avessi più coraggio
forse sarei anche io un bullo,
c’è più visibilità
nell’essere un teppista!

Eppure dentro me
c’è una voce lontana
che mi dice:
_amor mio, sappi distinguere in te
il male dal bene
e assisti chi è incapace
di difendersi, e vive su di sé
il sopruso delle persone,
amor mio, ricorda bene
queste parole
perché è così labile il confine
dal torto alla ragione,
tu cerca di vivere nel giusto
e tendi sempre la mano
a chi subisce la cattiveria
del genere umano,
è così che ti vorrei
veder diventare uomo
quindi non chinare mai la testa
e tantomeno non voltare
il tuo sguardo altrove,
poiché chi davvero ama
non sfugge davanti
all’ingiustizia dell’uomo.

Se solo avessi coraggio...
adesso interverrei,
ma ecco che i ragazzi
accanto a me si fanno avanti,
e assieme mettono in fuga
quel bullo assai litigioso
mentre io, ancora una volta
io ho perso l’occasione
nell’avere coraggio,
chissà se la nonna ora
mi potrà perdonare
a lei che avevo promesso
d’esser coraggioso.